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Angola recupera più di 5 miliardi di dollari di attività

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Il 16 dicembre, ad Abu Dhabi (EAU), il Ministro della Giustizia e dei Diritti Umani, Francisco Queiroz, ha comunicato che il Governo angolano ha recuperato, dall’inizio del 2019, più di 5 miliardi di dollari di attività, con sede in Angola o all’estero, a seguito di azioni derivanti dalla corruzione.

 

Durante l’8° Conferenza degli Stati membri della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione (COSP), Francisco Queiroz ha affermato che l’Angola ha beneficiato del sostegno delle partnership internazionali per quanto riguarda il rimpatrio dei beni domiciliati all’estero.

 

La cooperazione, ha rilevato il Ministro, riguardava il rimpatrio delle risorse finanziarie trasferite illegalmente all’estero, nonchè il trasferimento allo Stato angolano della proprietà dei beni provenienti dal riciclaggio di denaro, nella misura in cui il recupero dei beni derivanti da reati di corruzione è un principio internazionale indispensabile.

 

Il Ministro della Giustizia ha affermato che ci sono ancora alcune difficoltà da parte dei paesi in cui il capitale è illegalmente trasferito per rimpatriare. In questo senso, Francisco Queiros ha ribadito che l’Angola si allineerà con la posizione adottata da alcuni paesi che hanno la stessa visione del rimpatrio dei capitali e co-patrocina la proposta di risoluzione “rafforzando il recupero di beni per sostenere l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile”.

 

L’Angola sostiene i progetti di risoluzione del Brasile, del Marocco e del Pakistan dal momento che queste iniziative possono perfezionare i meccanismi internazionali contro la corruzione.

 

La Conferenza di Abu Dhabi, che termina il 20 dicembre, è la più grande riunione anticorruzione del mondo e riunisce tutti i rappresentanti degli Stati membri.