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Fatturato degli scambi tra Angola e Italia scende del 50%

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Gli scambi commerciali tra Angola e Italia, stimati per 1326 milioni di euro nel 2016, sono scesi del 50% soprattutto a causa del crollo del prezzo del petrolio, principale prodotto di esportazione verso l’Italia, ha informato l’ambasciatore italiano in Angola Claudio Miscia, l’11 ottobre a Lubango (sud del paese).

 

Secondo quanto dichiarato dall’ambasciatore, nel 2014 le esportazioni angolane verso l’Italia avevano un valore di 928 milioni di euro, scesi a 346 milioni nel 2017, mentre le esportazioni italiane in Angola nel 2014 avevano un valore di 398 milioni di euro, scesi a 281 milioni nel 2017.

 

Claudio Miscia ha inoltre affermato che non sempre queste statistiche riflettono le esportazioni reali, perché la maggior parte delle esportazioni verso l’Angola sono quotate nel porto olandese di Rotterdam e altre volte i prodotti italiani sono importati da portoghesi, spagnoli e sudafricani.

 

Inoltre, l’ambasciatore ha riconosciuto che il Governo angolano si sta sforzando per sviluppare una produzione alternativa al petrolio, guardando all’agricoltura come base per sostituire le importazioni. L’Angola sta infatti importando meno prodotti finti e sta cominciando a localizzare la produzione grazie all’importazione di macchinari italiani.

 

L’ambasciatore ha spiegato inoltre che il volume degli scambi tra i due paesi è crollato perché in un momento di crisi è normale che si importino meno beni di lusso.