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Pozzi petroliferi in Angola

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L’azienda petrolifera Eni ritiene che, nel 2018, l’Angola è il paese che, a livello globale, ha maggiormente contribuito alla scoperta di 600 milioni di barili di petrolio.

 

La portavoce dell’azienda ha dichiarato all’agenzia di stampa portoghese Lusa che l’Angola svolge un “ruolo chiave” negli affari dell’azienda, dopo aver presentato i risultati dello scorso anno, da cui emerge che, con le scoperte dei pozzi Kalimba e Afoxé, l’Angola è uno dei maggiori contribuenti, insieme a Messico, Norvegia, Egitto, Cipro, Congo e Nigeria.

 

“L’Angola è il nostro principale produttore dell’Africa Sudasahariana, con 150 mila barili giornalieri”.

 

Il giacimento di Kalimba, con una portata di 300 milioni di barili,  è stato scoperto nel giugno 2018 a sud-est del blocco 15/06, mentre quello di Afoxé, scoperto a dicembre nella stessa area, ha una portata di 200 milioni.

 

“Le due scoperte hanno confermato il potenziale petrolifero della parte sud-est del blocco che, fino a quel momento, si pensava fosse più ricco di gas”, ha dichiarato l’Eni.

 

L’azienda sta studiando il metodo più efficace per trarre profitto da entrambi i giacimenti,  sfruttando le sinergie e le capacità della petroliera Olombendo, destinata alla conservazione e alla distribuzione.

 

Il 15 febbraio l’Eni ha annunciato i risultati, dai quali emerge che nel 2018 ha ottenuto un profitto netto di 4.226 miliardi di euro, risultato del 25% superiore rispetto al 2017.