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Agenzie di Rating riconoscono progressi nell’economia angolana

foto_32534 Fitch, Moody's e Standard Poor's riconoscono l'economia angolana come solida e nella giusta nella giusta direzione

Luanda – In base a quanto riferisce un comunicato del Ministero delle Finanze Angolano, le agenzie di valutazione delle dinamiche di rischio (rating) internazionali, Fitch Ratings (Fitch), Moody’s Investors Services (Moody’s) e Standard Poor’s Rating Services (Standard Poor’s), riconoscono all’unanimità che l’economia angolana continua ad essere solida e prosegue nella giusta direzione, all’interno della scena internazionale ancora osteggiata dalla crisi incessante di debiti elevati nei Paesi più sviluppati.

Il documento mostra che la recente valutazione del Fondo Monetario Internazionale, in base a quanto asserito dalla nota stampa, pubblicata nel suo sito web in data 27 Giugno del corrente anno, che sottolinea l’impegno dell’economia angolana e segna il conseguimento di tutti gli obiettivi dello Stand-by Agreement da parte dell’Esecutivo Angolano.

Per questo motivo, evidenzia il comunicato, le tre agenzie di rating hanno deciso di alzare la votazione precedente di “B+” con un’ottica positiva, ad un “BB” stabile, nelle tabelle della Fitch e della Standard & Poor’s, e da un “B1” passare ad un “Ba3” in base a un quadro stabile nella tabella della Moody’s (votazione che equivale ad un “BB” delle altre agenzie).

Ha chiarito inoltre che l’innalzamento della votazione al livello  “BB-”, da parte delle tre agenzie, dimostra che l’economia angolana si trova meno esposta alla speculazione finanziaria, preparandosi, in un futuro molto prossimo, all’aggiunta di un ulteriore “B” alla sua votazione, momento in cui potrà permettersi di entrare a far parte di quel gruppo di Paesi classificato in base al livello di investimenti.

L’Agenzia Fitch, d’accordo con il Ministero delle Finanze, ha messo in risalto il fatto che il Paese ha superato in maniera piuttosto rapida l’effetto della crisi finanziaria globale del 2008-2009, rafforzando la sua politica macro-economica, definendo misure di accordo fiscale e monetario con il recupero dei prezzi internazionali del petrolio, per regolarizzare una notevole parte dei pagamenti accumulati nel 2009 e mantenere una traiettoria di recupero per i fondi internazionali.

Così, la Fitch aggiunge che la votazione dell’Angola viene sostenuta dalla forte crescita economica dal 2004, assicurata, poi,  dall’aumento della produzione di petrolio, dagli elevati investimenti pubblici e da una percentuale del debito pubblico, interno ed estero, moderata.

L’Agenzia Moody’s individua tre fattori che sono alla base della sua decisione di innalzare la votazione dell’Angola.

Il primo riguarda il miglioramento nei conti fiscali e di scambio, ottenuto con la ripresa dei prezzi del petrolio, che ha permesso di trasformare un deficit fiscale del 10% del PIB (Prodotto Interno Lordo), nel 2009, in un surplus nel 2010.

Il secondo fattore concerne il progresso nella realizzazione di riforme previste per l’Angola nello Stand-by Agreement con l’FMI, che racchiude una maggiore trasparenza fiscale e la costituzione di un fondo per migliorare la gestione delle risorse petrolifere in eccesso.

Il terzo fattore riguarda il regolamento dei pagamenti in ritardo nei confronti dei fornitori, accumulati durante la crisi del 2009 – sottolinea il comunicato.

Inoltre, l’Agenzia Standard & Poor’s, sulla stessa linea di pensiero, evidenzia il forte miglioramento dei risultati dei conti fiscali ed esterni, prevede che i prezzi relativamente alti del petrolio e del gas, così come l’aumento della produzione, aiuteranno l’economia in previsione tra il 2011 e il 2014, e, per di più, indicano come l’Angola si stia consolidando nella gestione macro-economica e monetaria, regolarizzando i pagamenti accumulati durante la crisi del 2009 e stabilendo dinamiche precauzionali per evitarne una ripetizione.

In questo modo, segnala la Standard & Poor’s, la valutazione assegnata al Paese riflette un’ottica di una forte crescita economica, con un livello ridotto del debito pubblico interno ed estero, senza dimenticare che il PIB (Prodotto Interno Lordo) pro-capite dell’Angola supera quello di vari Paesi con la stessa votazione  (“BB-).

In ultimo, l’FMI ha divulgato nel suo sito web, in data 27 Giugno, il Comunicato Stampa n° 11/256, con la Dichiarazione della Missione capeggiata dall’Economista Mauro Megani, che ha visitato l’Angola tra il 25 Maggio e l’ 8 di Giugno, per valutare la messa in atto dello Stand-by Agreement, firmato nel Novembre del 2009. Il Comunicato evidenzia “il significativo miglioramento del conto corrente estero, per un eccesso  del 9 per cento del PIB (Prodotto Interno Lordo), un forte aumento dei fondi esteri, che alla fine del 2010 sono saliti fino all’equivalente di circa cinque mesi di importazioni” e “la prudenza nella direzione della politica fiscale, che ha aiutato a portare il saldo fiscale globale a circa un 8 per cento del PIB (Prodotto Interno Lordo), a cui si associa un notevole miglioramento del deficit primario non petrolifero”.

Il Comunicato dello FMI fa sapere ancora che ci sono stati enormi progressi nello sviluppo del programma delle riforme e il consolidamento del Governo, riferendo, in particolare, gli sviluppi significativi nel regolamento della serie di ostacoli interni risalenti al periodo 2008-2009.

Aggiunge poi che, il fatto che la valutazione delle agenzie di rating prenda in considerazione non solo la solidità dell’economia, ma anche il sistema politico e l’ambiente sociale, trasmette un chiaro messaggio nel senso che il raggiungimento del livello di sviluppo (BBB), in seguito alle elezioni generali del 2012, è alla portata del nostro Paese.

Per ottenere questo risultato – si legge inoltre nel documento – c’è bisogno della nostra determinazione nel dimostrare al mondo che siamo in grado di compiere, per quel che riguarda il sistema politico e l’ambiente sociale, e con gli stessi risultati, l’area economica, gli obiettivi che, in maniera solidale, ci assumiamo per il consolidamento della pace e della riconciliazione nazionale. Il merito di questa conquista finale spetterà, allora, a tutti gli angolani, che in una maniera o nell’altra, non hanno mai smesso di credere in un futuro migliore per il nostro Paese.