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Minerali

L’Angola, il paese africano del futuro, possiede enormi risorse naturali; il settore minerario costituisce una delle principali aree strategiche dell’economia nazionale e offre un significativo contributo allo sviluppo economico e sociale del paese, attraverso l’utilizzo delle sue risorse minerarie quali materie prime per le industrie nazionali di trasformazione e per la riduzione delle importazioni di materie prime di origine mineraria.

Su questa linea, il governo angolano ha messo a punto una serie di programmi che mirano al rilancio del settore del ferro manganese e dell’industria siderurgica angolana. Gli obiettivi di tale strategia consistono nella rivitalizzazione di questo settore, per garantire il rilancio e lo sviluppo dell’industria siderurgica angolana verso l’industrializzazione del paese.

Questa strategia mira allo sfruttamento di un enorme potenziale di miniere di ferro manganese distribuite su tutto il territorio angolano, in particolare nelle aree tradizionali di sfruttamento a Kassinda e Kassala Kitungo, rispettivamente nelle province di Huila e di Kwanza Norte.

Queste azioni, che dimostrano l’impegno dello stato angolano e le risorse che saranno dedicate al rilancio del settore minerario per promuovere lo sviluppo dell’industria del ferro manganese, si dividono in quattro punti fondamentali:

1. Sviluppo dello sfruttamento delle miniere di ferro a bassa concentrazione e successiva lavorazione fino alla pre-riduzione (pellettizzazione) dei minerali che si producono a Kassinga e Kassala-Kitungo.

2. Sviluppo di una produzione successiva di spugna di ferro ed altri semilavorati, da produrre presso il polo petrolchimico e siderurgico che verrà creato nella regione di Soyo, sia per l’esportazione che per il rifornimento delle aree siderurgiche da edificare e modernizzare prossimamente in Angola.

3. Sviluppo di un programma globale di prospezione, che miri ad identificare nuove riserve di ferro ad alta concentrazione e di manganese; valutazione del volume delle riserve esplorabili con un valore commerciale.

4. Promozione di un nuovo settore siderurgico, in grado di assorbire parte della produzione di spugna di ferro che sarà prodotta nel territorio angolano.

La strategia sarà sviluppata in due modi: in primo luogo si intende promuovere una maggiore consapevolezza in merito al potenziale esistente nel breve termine, in particolare nelle aree tradizionali di sfruttamento di questi minerali (Kassinga e Kassala), nelle province di Huila e Kwanza Norte rispettivamente e, nel medio termine, il rilancio dello sfruttamento, della pubblicizzazione e della commercializzazione, così come la creazione di condizioni per l’industrializzazione dell’oro e del manganese, con l’obiettivo di aumentare il contributo del settore geologico, minerario e industriale allo sviluppo economico e sociale dell’Angola.

Tale strategia contempla una serie di progetti integrati. Gli investitori che puntano sull’espansione dell’attività mineraria svilupperanno la fase della trasformazione, volta alla produzione di diversi prodotti semilavorati, tra i quali la spugna di ferro, che rifornirà l’industria siderurgica nazionale e che avrà l’acciaio come uno dei prodotti finali, incrementando l’esportazione di semilavorati.

Il Ministero delle Risorse Geologiche, Minerarie e dell’Industria ha messo a punto una serie di azioni di promozione e sviluppo dei rispettivi progetti, a cui parteciperanno investitori angolani e stranieri che presenteranno una serie di proposte per progetti integrati vantaggiosi e fattibili.

Gli investimenti per lo sviluppo di queste azioni e programmi si stimano in circa 3,8 miliardi di dollari, oltre ai programmi infrastrutturali direttamente collegati alla strategia integrata.

Le principali sfide che l’Angola si prepara ad affrontare nei prossimi anni per un’organizzazione del settore minerario efficace, attiva e partecipe, riguardano il rilancio della prospezione mineraria, al fine di aumentare la conoscenza del potenziale minerario e aggiornare le informazioni geologico - minerarie, diversificare la produzione mineraria, creare un ambiente propizio per favorire le opportunità di business nel settore, rafforzare il ruolo dello stato come promotore, facilitatore e regolatore di queste attività. Tutto questo consentirà all’Angola di trasformarsi nei prossimi anni in un importante potenziale economico di riferimento.

Nel contesto del rilancio dell’industria siderurgica, si deve attribuire particolare attenzione alle industrie di estrazione e lavorazione mineraria che, una volta completato lo sviluppo di altre attività internazionalizzate, assicureranno uno sviluppo sostenibile.

La rivitalizzazione del settore del ferro manganese, oltre a sviluppare l’industria siderurgica, favorisce una serie di miglioramenti come:

1. La creazione di poli di sviluppo, ovvero importanti nuclei che offrono occupazione alla popolazione economicamente attiva, mediante la creazione di posti di lavoro diretti ed indiretti.

2. Il contributo al mantenimento della forza lavoro, soprattutto con la realizzazione di progetti locali, riducendo l’esodo dalla provincia alla città.

3. La riqualifica e la riabilitazione di strade, ferrovie e porti commerciali.

4. Un’inversione della tendenza del flusso di popolazione, che tornerà a spostarsi verso le zone rurali.

5. Una minore dipendenza dai prodotti siderurgici importati dall’estero.

6. Uno sviluppo socio-economico armonioso delle province coinvolte nei progetti.

7. Il miglioramento della bilancia commerciale a medio e lungo termine.

L’attuazione di questa strategia consentirà di ottenere risultati concreti, per quanto riguarda il rilancio della popolazione che lavora nel settore minerario e industriale, attraverso il miglioramento delle risorse disponibili, l’aumento della partecipazione dell’industria mineraria e manifatturiera al PIL (prodotto interno lordo), la creazione di nuovi posti di lavoro, nuove industrie e aree di sviluppo minerario, la modernizzazione dei settori minerario e industriale nonché la nascita di nuove imprese dotate di tecnologie moderne, l’aumento della produzione interna e la riduzione delle importazioni, l’attrazione di investimenti diretti esteri; tutti contributi efficaci che faranno aumentare il tasso medio di crescita del PIL totale.